Lo studio di architettura GRAFT è stato fondato nel 1998 a Los Angeles, in California, da Lars Krückeberg, Wolfram Putz e Thomas Willemeit, e si distingue da subito per la progettazione sperimentale e interdisciplinare, e il linguaggio futuristico del suo design .
Wolfram Putz, socio fondatore di GRAFT, presenta il lavoro delle sue agenzie internazionali in ambito architettonico, urbanistico e di design, attraverso progetti selezionati.
La filosofia ispiratrice del design visionario di GRAFT (letteralmente INNESTO), prende ispirazione da una procedura botanica in cui le proprietà positive di due piante geneticamente diverse sono combinate assieme formando un ibrido nuovo, e appunto l’ "innesto" è inteso come unione di presunti opposti, per ottenere un nuovo risultato genetico, applicato alla progettazione.
Tipologicamente la ricerca di GRAFT attinge ispirazione ad un ampio campionario di fonti ed archetipi quali ad esempio quelli relativi alla storia delle civiltà, alle tradizioni della cultura popolare e del quotidiano, alla filosofia, nonché alle forme della banalità, all'architettura, al cinema, alla letteratura, alla musica, allo sport, ecc. L’ analisi, la comunicazione, e quindi anche la creazione del rapporto tra, e attraverso, queste entità, compongono GRAFT/INNESTO.
GRAFT rifiuta i limiti tradizionali, virtuali e reali, del mondo del lavoro, e avendo a disposizione una maggiore gamma di soluzioni nel proprio àmbito, gode di più opportunità ed è quindi in grado di essere in continua espansione ed evoluzione.
Imprevisti, equivoci sorprendenti, qualità spaziali globalmente trasferite e la produzione di ibridi ad alta resistenza, danno àdito ad un' architettura evoluta, e l’insieme di tutte queste circostanze crea il cosiddetto " grafting ", possibile solo attraverso la fusione di diverse realtà.
GRAFT ha aperto una filiale a Berlino nel 2001, un'altra a Pechino nel 2004 e nel suo complesso occupa circa 100 tra architetti e designer. GRAFT si trova disseminato in tre continenti, e in ogni fase e progetto di GRAFT si riconoscono elementi d’appartenenza al luogo d’origine e qualcosa di estraneo, “innestati” interdisciplinariamente, in base ad orizzonti esperienziali diversi.